La Valle di Fraele, chiamata localmente anche Valle di Cancano dall’omonimo lago, è una piccola valle della Valtellina decisamente fuori mano e poco conosciuta, ma non per questo meno affascinante e suggestiva. Impegnati a raggiungere la meta tra Bormio e Livigno, si fatica a scorgere dal paese di Valdidentro le due torri di Fraele che in cima alla montagna fanno la guardia all’ingresso della valle: per raggiungerle ci vogliono ben 18 ripidi tornanti e una galleria che pare una grotta scavata nella montagna. La strada stretta e le pareti scoscese scatenano le prime emozioni, un po’ di adrenalina per cominciare, poi la visita alle torri da cui si gode un panorama impareggiabile prima di accedere alla valle.
Le due torri sono quanto rimane dell’avamposto militare più avanzato dell’antico sistema difensivo della Contea di Bormio e tra le opere di fortificazione presenti nel territorio sono sicuramente tra le più suggestive e storicamente importanti. Per la loro pianta rettangolare sono dette “romane”, anche se non vi sono prove di una tale origine e si trovano a 1941 metri a guardia del passo delle Scale, un tratto di sentiero della Via Imperiale d’Alemagna con la funzione di avvistamento e di segnalazione e sono le torri a quota più elevata della provincia.
Subito dopo la gola dominata dalle Torri, ci si trova a circa 2000 m di altitudine: la valle è caratterizzata dalla presenza di due grandi e bellissimi laghi artificiali, e il laghetto delle Scale che è un circolo di pesca privata e ha una particolarità: pur essendo così vicino agli altri laghi più grandi non ha immissari né emissari, essendo alimentato da falde sommerse che poi defluiscono per un fenomeno carsico, formando una sorta di grande pozzanghera permanente.
Proseguendo, troviamo il lago inferiore di Cancano e quello di San Lorenzo che aspettano i turisti per donare loro emozioni, incastonati tra le sponde della montagna. Da questi luoghi si accede anche al Monte Scale, che pur non essendo una delle cime più alte della zona è comunque imponente su tutti i suoi versanti e probabilmente è la vetta più frequentata della regione a causa del minimo dislivello da affrontare per giungere a uno dei panorami più belli dalle montagne dell´Alta Valtellina e sulla conca di Bormio, detta da secoli e non a caso la “Magnifica Terra”.
Se, poi, si è venuti qui per passeggiare allora non può mancare l’itinerario che parte dall’estremità occidentale del lago artificiale di San Giacomo, da dove si può proseguire a piedi su di una strada carraia costruita durante la prima guerra mondiale che risalendo la Valle Alpisella raggiunge l’omonimo Passo a 2.268 metri che segna lo spartiacque tra due grandi bacini idrografici europei, quello del Po e quello del Danubio. Foto e info sulla Valtellina: paesidivaltellina.it.
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