Un faro marino a 2046 metri di altitudine? Esiste, si trova al passo dell’Oberalp, ed è una follia tutta svizzera. Ovviamente il faro non è stato progettato per la funzione di segnalazione alle navi di transito, sebbene si trovi sulla sponda di un laghetto, il Lago di Toma, considerato la principale sorgente del fiume Reno, che da qui parte per gettarsi nel Mare del Nord dopo 1.326 km. La particolarità è certamente un’attrazione turistica simpatica, ma il passo lo è ancor di più, perché, tra le altre cose, è aperto solo per tre mesi l’anno e per il resto del tempo è innevato e raggiungibile solo con uno speciale trenino.
La strada che dal passo si snoda fino ad Andermatt è una tra le più belle e suggestive della Svizzera, sebbene un po’ troppo corta per pensare ad una gita in moto o in auto ad essa dedicata, quindi si dovrà pensare più in grande e percorrere ameno due passi, aggiungendo quello del Lucomagno al percorso pianificato. Il giro è facile ed interessante, da Biasca si esce dall’autostrada e si va in direzione del passo, dopo un percorso a fondo valle tra suggestive pareti montane si comincia a salire e dopo Blenio la strada attraversa un dolce ed affascinante altopiano fino a raggiungere il passo, dove si trova il lago artificiale di Santa Maria. Il lago non ha una strada che lo aggira, quindi sarà necessaria una sosta per ammirarlo, sia dalla parte del passo che dalla parte opposta dove si trova l’imponente diga. La strada che lo costeggia è così piacevole che le autorità ne hanno oscurato la vista dai grandi finestroni della copertura a causa dei frequenti incidenti che provocava la distrazione degli automobilisti curiosi, così se non vi fermate perderete tutto lo spettacolo.
Proseguendo verso Disentis/Mustér, dove si trova il complesso della storica abbazia benedettina che da nome a questo magico luogo, la valle è piacevole ed inframezzata da scorci talvolta sorprendenti sulle forre laterali che si trovano sul suo percorso e dove sono spesso attrezzati percorsi ferrati e ponti tibetani per il divertimenti di grandi e piccini. A questo punto siamo in cima alla montagna e si prosegue verso il passo dell’Oberalp, in una valle incantata dove, a Tschamut-Selva, si trova anche seminascosta la sorgente del rigagnolo che alimenta il lago di Toma. Il passo è inconfondibile, il faro ci fa chiedere se vi siano navi nei paraggi, ma nessuna imbarcazione si scorge all’orizzonte dei 2.000 metri di quota. Solo grande stupore e il nostro sguardo che si posa su Andermatt e sui tornanti che scendono ripidi dalla montagna. Finito il lungo giro si rientra passando dal tunnel del San Gottardo, ma non senza aver prima fatto una breve tappa anche al Teufelsbrücke, il ponte del diavolo, lungo la strada che scende dalla cittadina.
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PUNTO DI FUGA | Il faro sul passo dell’Oberalp |
Perché è un punto di fuga (giudizio dell’autore) | Perché è il faro più assurdo del mondo |
Punteggio da 1 a 10 | 8 |
Consigli | Fate molte tappe, perché il panorama è mozzafiato |
Un luogo si classifica punto di fuga | se ti mette a stretto contatto con la natura e la natura è dominante |
se ti fa star bene con te stesso | se ti fa venir voglia di non tornare più a casa |
se ti dà emozioni forti | se, una volta tornato, lo porti con te nel cuore |