AMERICA LATINA dopoguerra. I Paesi dell’America Latina erano generalmente caratterizzati da:
- Arretratezza economica
- Sfruttamento delle risorse naturali da parte delle multinazionali straniere
- Povertà diffusa
- Presenza di governi dittatoriali e corrotti
- Movimenti rivoluzionari e guerriglia
- Colpi di Stato e guerre civili
- Instabilità politica
Nel dopoguerra, Panama fu caratterizzata da periodi di instabilità e corruzione. Nel 1968 un golpe rovesciò il governo e si insediò una giunta militare a capo del Paese. Nel 1981 il potere passò nelle mani del generale Noriega, denominato faccia d’ananas, precedentemente a capo della polizia segreta panamense. Gli Stati Uniti accusarono Noriega di traffico di droga internazionale e nel 1989 ventisettemila soldati Usa invasero Panama, con l’intenzione di rimuovere Noriega. Poche ore dopo l’avvio dell’operazione militare, in una cerimonia che ebbe luogo all’interno della base militare statunitense nella precedente Zona del Canale di Panama, Guillermo Endara prestò giuramento come nuovo presidente di Panama. E il canale passò sotto amministrazione Usa (nel 1999 il canale tornò sotto il controllo panamense, come previsto dagli accordi fra Panama e gli Usa).
Panama fu sempre considerata un’area di influenza americana, per la presenza del canale.
Noriega si arrese ai militari statunitensi dopo che erano state diffuse voci che la folla era pronta ad assaltare la nunziatura apostolica ove aveva trovato rifugio e a linciarlo. Fu estradato negli Stati Uniti e processato, condannato a 40 anni di carcere per traffico di droga e violazione dei diritti umani. Morì nel 2017.
Noriega faccia d’ananas
E’ stato dittatore dal 1983 al 1989. Soprannominato “faccia d’ananas” a causa del viso vistosamente butterato per le cicatrici lasciate dal vaiolo. Inizialmente fu supportato dalla CIA (dagli anni Cinquanta al 1986) ma poi fu scaricato dai servizi segreti americani e fu accusato di commercio di droga. Fino all’invasione di Panama da parte dell’esercito americano.
Noriega aiutò le forze filo-statunitensi in Salvador e in Nicaragua, agendo come canale per far arrivare armi e finanziamenti. Respinse però le richieste americane di fornire assistenza militare ai Contras del Nicaragua. Noriega sostenne che fu proprio il suo rifiuto di andare incontro alle richieste Usa la causa dell’intervento militare americano per deporlo.
Durante il suo regime, furono uccisi circa 3mila civili.
Durante il processo negli Usa, dopo la sua estradizione, alcuni agenti di CIA, DEA e Mossad israeliano, che erano a conoscenza del traffico di droga in Centro America, hanno dichiarato pubblicamente che il processo era una messinscena. In ogni caso Noriega fu dichiarato colpevole e condannato a 40 anni di prigione.
Scontò il carcere in parte negli Usa, in parte in Francia dove fu estradato e in parte a Panama, dove morì di cancro nel 2017.