Fra tutti i pesci cartilaginei, le razze sono certamente quelli più singolari e la loro classificazione è ancora oggetto di dibattito scientifico a causa delle grandi differenze tra le quasi 600 specie attualmente conosciute e raggruppate in 18 famiglie in continua espansione a cause delle frequenti nuove scoperte che nei soli ultimi 20 anni ha incrementato il loro numero di 72 tra gli oceani Indiano e Pacifico. Possono essere triangolari od ovali ed hanno le pinne pettorali unite al tronco, mentre gli occhi occhi possono essere sia sulla sommità del capo che sotto uno spesso strato cutaneo ed in alcuni casi possiedono organi elettrici e di un corno sul muso, la loro pelle, a tinta unita o maculata, può essere ricoperta da un muco scivoloso oppure protetta da piccoli pungiglioni ossei e spine.
Hanno dimensioni che variano generalmente da 50 cm a 7 metri di lunghezza e persino alcune piccolissime di soli 10 cm. Hanno uova rettangolari con gusci robusti per proteggere i piccoli nei sei mesi divgestazione ed hanno angoli filiformi che si possono ancorare al fondale marino usando conchiglie e sabbia come zavorra.
Il loro movimento sembra quello di un aliante o di un grande uccello che volteggia lento nell’acqua ed anche se la propulsione arriva prevalentemente dalla coda sono abilissime a scappare quando vengono insidiate da un predatore. Il corpo è tanto pregiato che i samurai giapponesi rivestivano l’elsa delle loro spade con la pelle ruvida delle razze per avere una presa sicura: dalla coda si ricavavano mazze e collane, dagli aculei punte di lancia, dalla pelle un pregiato cuoio e la loro carne veniva cucinata come prelibatezza. Ancora oggi le razze vengono pescate in tutto il mondo per la loro gustosa carne, tanto che il WWF ed altre organizzazioni animaliste hanno lanciato un allarme per la loro sopravvivenza.