Quando Walt Disney nasceva, il conte Cesare Mattei era già morto da ben 5 anni. E quando nel 1955 fu inaugurata Disneyland non vi era alcun dubbio: i due non si erano mai visti. L’ideatore di Topolino non aveva mai sentito parlare della Rocchetta Mattei, che dal 1859 era la dimora del conte. Eppure c’è qualcosa che accomuna questi due luoghi: l’assurdità archtettonica. Disney, costruendo Disneyland, ha pensato ad un luogo ideale per i bambini, Mattei si è creato il suo, edificandolo sulle rovine di un antico maniero risalente al 1200.
Mattei era un uomo speciale, letterato e politico, ma che divenne più noto per i suoi studi nell’ambito della dell’Elettromeopatia, una scienza mutuata dai principi dell’omeopatia, che ebbe un grande successo su scala mondiale richiamando al castello uomini e donne di tutti i ceti. Si dice che il castello abbia ospitato personaggi davvero illustri che vi soggiornavano per sottoporsi alle cure di Mattei, tra questi Ludovico III di Baviera, lo zar Alessandro II e nel 1925 addirittura una visita in forma ufficiale dal Principe di Piemonte. Persino Dostoevskji lo cita nella sua opera “I fratelli Karamàzov”, quando fa raccontare al diavolo di essere riuscito a guarire da terribili reumatismi grazie a un libro e a delle gocce ricevute dal Conte Mattei. La particolarità di questa opera, però, è la sua curiosa architettura, che mescola in modo eclettico stili diversi, dal medievale al moresco e la cui struttura fu modificata più volte dal Conte durante la sua vita, risultandone alla fine un intreccio labirintico di torri, scalette e camere variopinte e stupefacenti.
Attorno al castello, il Conte edificò una serie di villini climatici dove far risiedere i pazienti, mentre lui, che vi si era insediato dal 1859 senza più allontanarsi, conduceva all’interno dell’edificio una vita da vero castellano medievale, arrivando persino a crearsi una propria corte con tanto di buffone per allietare gli ospiti. Abbarbicata sulla sommità di un’altura a 407 metri sul livello del mare, la Rocchetta Mattei si trova in località Savignano, nel territorio del comune di Grizzana Morandi, sulla strada statale nº 64 Porrettana, a sua volta facente parte della città metropolitana di Bologna. Il castello, pur essendo spesso fotografato od utilizzato per scenografie di pubblicità e film e persino diventato lo sfondo del romanzo giallo dello scrittore bolognese Loriano Macchiavelli, Delitti di gente qualunque, pubblicato nel 2009, è però semisconosciuto al grande pubblico, che transita poco distante ignaro che sull’Appennino settentrionale di Bologna possa esistere una simile meraviglia. La rocchetta Mattei è aperta al pubblico tutti i fine settimana dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,30 con prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente.