Monteagudo e Faro sono due isole proprio di fronte alla costa della Galizia, in Spagna, che durante la bassa marea sono unite da una striscia di sabbia a forma di mezzaluna. La laguna che si trova tra le due isole della Galizia forma un acino di acqua trasparente e colorata che nulla ha da inviare alle più famose sorelle delle zone tropicali e la spiaggia emersa è catalogata tra le dieci più belle al mondo. Eppure le due isole sono ancora tra le mete meno conosciute e frequentate delle coste europee. Questo grazie alla politica di preservazione del Governo spagnolo che le ha dichiarate zona protetta e ad accesso limitato. Le due isole fanno parte insieme a San Martiño o Isola Sud, del Parco Nazionale delle Isole Atlantiche della Galizia e formano l’arcipelago delle Isole Cíes.
In questo vero paradiso selvaggio non ci sono costruzioni moderne e non ci sono strutture ricettive, a eccezione di un campeggio aperto solo da giugno a settembre che consente un soggiorno al massimo di una settimana. Un termine che costringe a prenotare prima della partenza, anche perché gli operatori dei traghetti sono costretti per legge, in mancanza in prenotazione, a vendere solo il biglietto di andata e di ritorno in giornata.
Il numero massimo di visite quotidiane è fissato in un totale di 2.200 visitatori per tutto l’arcipelago e non vi sono servizi alternativi al traghetto ufficiale. Anche il diporto è strettamente regolamentato. A causa della loro spettacolarità i romani chiamavano questo arcipelago le Isole degli Dei, le sue spiagge sono bianche come quelle dei Caraibi, il lago di fronte al mare è una piscina trasparente dai riflessi verde smeraldo e i percorsi di trekking sono un vero paradiso per gli amanti delle passeggiate e dell’ecoturismo.
A Monteagudo è concesso il nudismo sulla spiaggia di Figueiras, la spiaggia di Nosa Señora sull’Isla do Faro è quella considerata più selvaggia ed esposta verso sud, mentre il lago che si forma tra le isole più grandi è detto de los Niños ed ospita un ecosistema unico al mondo facendolo paragonare in piccolo alle Galapagos. Sulle isole sono comunque moltissime le attività da svolgere, tutte legate alla natura, ovviamente: il birdwatching offre emozioni difficilmente riproducibili altrove e anche le immersioni subacquee sono spettacolari, ma necessitano di un’autorizzazione specifica da parte della direzione dei Parchi Nazionali.
Poi ci sono i reperti di un villaggio preromano e i resti dell’antico monastero di San Estevo, dove si trova anche il Centro Interpretativo che fornisce tutte le informazioni sulle isole, itinerari e norme da rispettare. Il servizio di barche dell’unica compagni autorizzata, la Naviera Mar de Os, è attivo a Pasqua, nei fine settimana di maggio e in estate, partendo Vigo, Baiona e Cangas de Morrazo in circa 40 minuti si possono raggiungere le Isole. L’amore ed rispetto per la natura e la civiltà sono requisiti indispensabili per apprezzare a pieno questo angolo di paradiso a così poca distanza da noi.