I giardini in Giappone non sono mai qualche cosa di casuale: il giardino tradizionale giapponese crea paesaggi ideali in miniatura, spesso in un modo altamente astratto e stilizzato e si ispira a quattro principali stili, il karesansui, o giardino secco, il roji, o giardino rustico che circonda la case da tè al cui interno si svolge la cerimonia del cha no yu, il kaiyu-shiki-teien, dove il visitatore può seguire un percorso per vedere paesaggi ricostruiti ed il tsubo-niwa, piccolo giardino situato nel cortile ricavato fra le pareti di un palazzo.
I giardini degli imperatori e nobili sono stati progettati per la ricreazione e il piacere estetico, mentre i giardini di templi buddisti sono stati progettati per la contemplazione e la discussione filosofica, in particolare con riferimento al mappō. La credenza popolare per cui i giardini giapponesi servano per la meditazione è errata, dato che le pratiche ascetiche buddhiste si svolgono sempre al chiuso in specifici edifici chiamati zendō e le immagini di monaci zen in preghiera davanti ai giardini sono dunque false.