Avvicinandosi ad Aigues Mortes si nota la sua perfetta conservazione: una cinta muraria in ottimo stato, non un muro o un solo sasso fuori posto. A differenza degli altri villaggi fortificati della Provenza non è abbarbicato sulle rocce ma si sviluppa in piano, circondato da paludi, zone verdeggianti e saline rosate dove si produce il Flor de Sal de Camargue.
Anche al suo interno tutto è impeccabile, sembra di essere sul set di un film medievale, ma qui è tutto vero, case, vicoli e botteghe conservano il sapore originale e gli abitanti fanno di tutto per conservarlo. Nella piazza centrale pare persino di poter scorgere qualcuno dei crociati che proprio da qui partirono nel 1248 con le flotte francesi per dare vita alla settima crociata in Terra Santa. Ovviamente quasi tutto è orientato al turismo: raffinate botteghe di maestri cioccolatieri, negozi di artigianato, simpatici bistrot e l’immancabile sale marino raccolto appena fuori delle mura.
Mura che sono esse stesse un’attrazione da non perdere: servono almeno 30 minuti per effettuare il giro completo della città fortificata, per una visita ai bastioni che regala una vista perfetta sulla città e sulle paludi circostanti che al tramonto si accendono di luci e colori nel paesaggio unico, irripetibile e semi selvaggio della Camargue. Lungo il percorso delle mura si trova la suggestiva la Tour de Constance, che domina un piccolo fossato al cui interno furono imprigionate le donne ugonotte fino al 1685 quando l’editto di Nantes contro di loro fu revocato. Anche il giro all’esterno delle mura è imperdibile, un praticello ben curato circonda la cittadina fornendo, specie nei tre lati liberi dall’ingresso principale, una prospettiva suggestiva e unica sull’intera fortificazione.
Raggiungere Aigues Mortes è davvero facile, pur tuttavia si propone un itinerario alternativo e realmente interessante con il quale, partendo dalla località di Saintes-Maries de la Mer e costeggiando il mare si trova una piccola strada secondaria che raggiunge Aigues Mortes attraverso la campagna. Appena usciti dall’abitato si trovano le indicazioni per la località le Petit Sauvage, seguendo le quali una chiatta permette di superare il Rodano con l’auto e uscire dal consueto traffico percorrendo una campagna solitaria e rasserenante. Se si vuole ripercorrere la stradina al ritorno, però, si deve fare attenzione agli orari di esercizio della chiatta per non restare bloccati alla fine del percorso. Info al sito dell’ufficio del turismo di Aigues-Mortes.
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