Visitando l’isola ci si rende conto immediatamente della sua atmosfera, raccolta ed intima anche quando le persone sono davvero troppe. Siamo sull’Isola dei Pescatori, una delle isole Borromee che compongono il piccolo arcipelago sul Lago Maggiore di fronte a Stresa. L’isola, però, sebbene minuta, nasconde molte più curiosità ed attrazioni delle altre isole Borromee. Come rivela il nome, i suoi abitanti originari, che si suppone insediati già più di 700 anni fa, dovevano essere dei pescatori, e lo prova anche il particolare orientamento e la dimensione dei balconi che venivano usati come essiccatoi per il pesce e che sono arrivati intatti fino ai nostri giorni. L’isola, che è anche conosciuta come Superiore per via della sua posizione geografica, non ha soglie di abitazioni esposte al fronte del lago. La cosa, non così immediatamente evidente, è dovuta al fatto che periodicamente, in genere in autunno e primavera, in seguito alle abbondanti precipitazioni, il livello del lago sale molto e l’acqua invade la passeggiata sulla fino a lambire le case. Oggi il fenomeno è tenuto relativamente sotto controllo tramite le dighe poste in territorio Svizzero, ma in passato le abitazioni erano esposte agli eventi, così gli abitanti introdussero questa saggezza architettonica collocando gli ingressi delle case nelle stradine interne ed ad un livello più alto rispetto a quello della riva, guadagnando così centimetri preziosi durante le inondazioni ed evitando l’ingresso dell’acqua nelle loro case.
Oggi in questa isola l’attrazione turistica principale sono quasi certamente i ristoranti specializzati in pesce locale, sia perché non ci sono sufficienti posti letto che per attrarre i residenti sulle sponde del lago, sono praticamente tutti attrezzati con un servizio di barche, generalmente gratuito, offerto con la prenotazione del pasto, così che anche a notte fonda quando i traghetti pubblici spengono i motori, i locali siano sempre accessibili. Questa è anche una delle idee più apprezzate dell’isola perché prenotando la cena si ha di fatto in omaggio una romantica e suggestiva gita in barca notturna sul lago, un must per gli innamorati del posto. Ma la curiosità forse più intrigante per gli appassionati del gossip è la presenza di molti ricordi del maestro Toscanini, che amava trascorrere le vacanze sul lago Maggiore e soggiornando in questa isola, larga soli 100 metri e lunga 350, compose molte delle sue magnifiche opere.
La tradizione dice che proprio l’impareggiabile panorama sulle sponde del lago e sulle montagne circostanti, che si gode dalla balcone della villa che affittò tra il 1927 ed il 1938, ispirò le sue opere migliori. La villa è oggi a lui dedicata e la sua ormai famosa loggia è conosciuta come “loggia Toscanini” perché il maestro soleva comporre ed arrangiare proprio di fronte ad essa nella grande camera centrale all’ultimo piano che domina lo scenario lacustre in direzione sud-est. Ma non è tutto: se questa camera non è oggi facilmente irraggiungibile dai turisti, il maestro aveva anche frequenti uscite pubbliche che hanno segnato il posto, tra queste un tavolino rotondo in un angolo di un giardino che oggi fa parte di un ristorante. Questo tavolino, proprio sulla punta estrema a sud est dell’isola ed incastonato in un terrazzino che occupa interamente, era il tavolo dove si dice preferisse mangiare e rilassarsi e sul quale è stato ripetutamente ritratto. Il tavolo è disponibile per gli avventori, anche se non sarà facile prenotarlo, dato che, per quanto di importanza minore, la storia è ben conosciuta sul posto ed il ristorante non ha problemi ad occuparlo, ma ci si può sempre provare: se siete fortunati una cenetta all’aperto con l’eccezionale panorama del tramonto sul lago Maggiore, in una serata estiva in compagnia del proprio amore, è già di per sé una cosa quasi unica, ma viverla proprio al tavolo che fu il preferito del grande maestro Arturo Toscanini è un privilegio per pochi davvero.
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