Meno conosciute di altre, le Cascate di Stanghe in Alto Adige non sono seconde a nessun’altra cascata, al punto che l’ingresso al suggestivo percorso di passerelle ancorate alle pareti dell’orrido è da sempre a pagamento: solo 4 euro per gli adulti, 2 per i bambini e 3,50 per gruppi di almeno 20 persone, ma soggiornando in un hotel si ha diritto alla activeCARD che consente l’ingresso gratuito. Le cascate attraversano l’affascinante piccola gola di Stanghe, anche conosciuta come Gilfenschlucht, gola di Gilf, scavata nel millenni dal rio Racines all’interno del marmo bianco della roccia che, per effetto del tempo e della natura, presenta riflessi verdastri.
Il nome Gilfen sembra derivare dal latino colphus o dal greco Kolphos, che significa seno, insenatura, da cui proviene il termine golfu, golfo. Non si hanno informazioni sulla gola precedenti alla fine del 1800, quando dopo le prime esplorazioni ufficiali fu aperta al pubblico nel luglio 1898 con il nome di Orrido dell’Imperatore Francesco Giuseppe in onore dell’imperatore austriaco, al tempo sovrano dell’area. Oggi la gola è considerata un monumento naturale visitabile solo nei mesi più caldi, da maggio in poi, a causa del ghiaccio che si forma in inverno sul percorso, così vicino all’impetuosa acqua da renderlo pericoloso.
Durante una vacanza a Racines non si può certo perdere l’occasione di visitare queste cascate, che sono certamente uno dei tanti meravigliosi gioielli naturali dell’Alto Adige. Se si vuole evitare l’uso dell’auto, la linea degli autobus locali si ferma a inizio e fine percorso, per agevolare i turisti che percorrono l’ardito sentiero, scavato nel 1893-95, e dotato di una dozzina di passerelle e ponti, e che si arrampica su un dislivello di 175 metri.
La gola di Stanghe è anche l’unica gola rocciosa che attraversa un filone di marmo bianco, che in passato fu utilizzato per abbellire alcuni palazzi viennesi, come l’Hofburg, il palazzo reale degli Asburgo. Le terrazze panoramiche che si trovano lungo il percorso sono costruite a strapiombo sulla gola e producono un’esperienza adrenalinica nei visitatori. Terminata la salita, per i più infaticabili, si può imboccare il sentiero Ratschinger Talweg, che conduce in un’altra ora circa di cammino a Racines, dal quale si possono osservare bellissimi scorci sul Passo Giovo e che mette in stretto contatto con le realtà locali di masi e fattorie.
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PUNTO DI FUGA | Cascate di Racines, Alto Adige |
Perché è un punto di fuga (giudizio dell’autore) | Perché sono un gioiello della natura |
Punteggio da 1 a 10 | 8 |
Consigli | Pianificate un weekend durante la prossima estate |
Un luogo si classifica punto di fuga | se ti mette a stretto contatto con la natura e la natura è dominante |
se ti fa star bene con te stesso | se ti fa venir voglia di non tornare più a casa |
se ti dà emozioni forti | se, una volta tornato, lo porti con te nel cuore |