Quando si cerca il relax si pensa subito alle terme perché le immersioni in acqua calda fanno bene a tutto, levigano la pelle, portano via stress e cattivi pensieri e riconciliano con se stessi ed il mondo. Le terme sono un fenomeno naturale ben conosciuto in tutto il globo da sempre, anche se possiamo considerare gli antichi romani i primi ad aver individuato le potenzialità dell’acqua e sfruttato le stesse su larga scala, favorendone la diffusione della cultura.
Le prime terme sono, ovviamente, state utilizzate spontaneamente in presenza di fonti d’acqua termale naturale, di cui il nostro Paese è ricco, per poi evolversi in veri e propri stabilimenti e moltiplicandosi di numero fino ad arrivare alle attuali migliaia di strutture in cui è possibile trascorrere il tempo in completo relax. Ma se è ampiamente risaputo che il termalismo si pratica in stabilimenti specializzati, pochi sanno che le più belle ed impressionanti fonti termali italiane sono ancora oggi gratuite ed aperte al pubblico, inoltre, se consideriamo che si tratta della stessa acqua, le proprietà benefiche ottenute attingendo da una fonte libera sono esattamente le stesse di quelle di una fonte a pagamento, ed in alcuni casi persino migliori.
Ma non è ancora tutto, le terme libere sono spesso curiose e spettacolari e se in alcune zone d’Italia il fenomeno è più conosciuto e considerato normale, per esempio nelle immediate vicinanze di vulcani attivi, le più impressionanti località termali si trovano in zone meno famose e talvolta insospettabili, come per la Vasca di Leonardo situata sulle montagne della Valtellina.
Tra le zone termali più popolate di sorgenti gratuite possiamo annoverare la provincia di Viterbo, che vanta un ricco bacino termale e dove è possibile trovare molti posti dove godere dei piaceri delle terme a stretto contatto con la natura senza spendere un centesimo, tra queste ci sono le terme di Bagnaccio, in aperta campagna e dalle cui vasche si possono ammirare distese di prati fino ai piedi della catena Appenninica, le terme del Bullicame, che sgorgano da un cratere in cui l’ampia portata idrica fa sgorgare l’acqua in modo impetuoso, e le Piscine Carletti, costituite da alcune vasche alimentate da acqua a 58°C trasparente e limpida e molto frequentate anche durante la settimana perché si trovano appena fuori dal centro di Viterbo. Anche la Toscana, più conosciuta per i tesori d’arte, non è da meno: a Siena ci sono numerose occasioni per gli amanti dei bagni caldi “al naturale”: Bagni San Filippo è famosa per le sue sorgenti libere e limacciose, vicino al Monte Amiata, Petriolo è ricchissima di acque minerali ad azione curativa e Bagno Vignoni ha addirittura una grande vasca termale proprio nel mezzo della piazza principale del paese. È l’isola di Ischia, però, che merita una menzione davvero speciale, dato che non solo è un’isola di origine vulcanica, ma ha terme naturali dappertutto e non è difficile trovare facilmente quella che gli isolani chiamano “l’acqua calda nel mare”: flussi di acqua calda che filtrano dal sottosuolo marino provocando nei bagnanti una piacevole e strana sensazione. Molte spiagge ne sono dotate e sono per questo conosciute, come quella di Cartaromana, ed a Sorgeto il miscuglio dell’acqua termale a 90° con quella di mare regala una sensazione unica e splendida anche d’inverno, attenti alle ustioni, però. Tutte località incredibili e particolari, anche se le terme italiane forse più conosciute e famose sono quelle di Saturnia, in provincia di Grosseto, dove le spettacolari Cascate del Mulino sono una meta frequentatissima ed ambita, tanto da aver stimolato lì vicino la costruzione dello stabilimento termale più esclusivo e caro d’Italia, frequentato da molti vip di ogni paese del mondo. Vi sono poi altre terme, come le Terme Fordongianus sul fiume Tirso, vicino a Oristano in Sardegna, o le Terme di San Casciano, vicino a Firenze, o le già citate Vasche di Leonardo, a Bormio, in provincia di Sondrio, dove le vasche libere che raccolgono la caldissima acqua termale proveniente dalla parete rocciosa, sono conosciute e sfruttate fin dai tempi antichi e sono arrivate a noi praticamente intatte. Ecco una piccola selezione delle principali località gratuite italiane:
Vasca di Leonardo da Vinci (Lombardia)
Prende il nome da Leonardo da Vinci in persona che l’ha citata nel Codice Atlantico. La vasca, con acqua a quasi 40°, si trova a quasi 1400 metri di quota e si raggiunge solo a piedi con una breve passeggiata nel bosco partendo da un ponte su di un torrente che attraversa la Statale 38 dello Stelvio, in direzione Livigno, subito dopo aver passato lo stabilimento a pagamento delle Terme di Bormio. La temperatura mite anche in estate consiglia un abbigliamento consono e lo spettacolo della natura alpina circostante, veramente difficile da trovare altrove, una macchina fotografica.
Bagno Vignoni (Toscana)
Quello che più impressiona di questa località è certamente la grande piscina termale scavata nella piazza centrale del borgo, che però, per motivi di decoro, non è balneabile e dopo una visita obbligata all’incantevole paese ci si deve spostare poco più sotto verso il Parco dei Mulini, vicino al fiume Orcia, dove si trova una vasca naturale con acqua termale tiepida alimentata dalla stessa piscina del centro e dove ci si può immergere in libertà. L’acqua della vasca, profonda solo pochi decimetri, è adatta anche alle famiglie con bambini, ma attraversando i canali perde gran parte del calore iniziale e, pur mantenendo le proprietà termali, rende consigliabile immergersi prevalentemente in estate.
Le cascate del mulino a Saturnia (Toscana)
Si tratta forse delle più impressionanti e famose terme italiane, conosciute nel mondo per il favoloso contesto naturalistico che le adorna, le sue grandissime vasche calcaree create nel corso dei secoli dalle acque termali ricche di calcio sono conosciute a livello pressoché universale. Le acque, che sgorgano a 37°C, fluiscono a cascata da un livello di vasche all’altro, ad una temperatura piacevole anche d’inverno, e, sebbene ampie e numerose, sono sempre così affollate che si corre il rischio, soprattutto in estate e nei week-end, di trovare davvero troppa gente per poterle apprezzare. Le cascate sono, però, anche l’unica cosa gratuita nei dintorni, lo stabilimento termale di Saturnia è forse il più costoso della nazione e nel bar adiacente la cascata gratuita si paga anche la doccia: due euro spesi bene.
Bagni di San Filippo (Toscana)
La “Balena Bianca”, o “cascata immobile”, come detta localmente per via della monumentale formazione calcarea che le acque termali hanno sedimentato negli anni, si trova sul corso del fiume Fosso Bianco, a pochi passi dallo stabilimento termale a pagamento di San Filippo ai Bagni a Castiglione d’Orcia. Superate le prime pozze e formazioni calcaree sul sentiero, si trova la cascata nella quale è piacevole immergersi quando il sole splende alto nel cielo e fa brillare i cristalli di calcare che la costituiscono. Le acque a 48°C rendono i bagni gradevoli anche durante il periodo più freddo dell’inverno e sul fondo della vasca si trova il prezioso fango termale che da spalmare addosso per levigare la pelle.
Terme di Petriolo (Toscana)
Le Terme di Petriolo, citate da Cicerone e Marziale, erano già conosciute in epoca romana, anche se con nomi differenti. L’acqua ricca di idrogeno solforato, sgorga a 43°C lungo il torrente Farma, nel comune di Monticiano in provincia di Siena, e sono un luogo perfetto per rilassarsi e socializzare l’accesso è completamente libero rendendole frequentate spesso anche nelle notti stellate. Grazie al fiume Farma che scorre accanto alla sorgente termale, in queste terme è possibile passare dall’acqua calda a quella fredda in poco tempo, caratteristica apprezzata per la circolazione sanguigna e non comune nelle terme libere
Terme di San Casciano (Firenze)
San Casciano è ricca di sorgenti termali, ma le più famose, forse, sono le piscine termali gratuite costruite ed utilizzate fin dai tempi degli antichi Romani che hanno ospitato bagnanti di tutto il mondo da oltre due millenni.
La temperatura dell’acqua è di circa 40° e delle tre vasche visibili, l’unica accessibile è quella in pietra dalla caratteristica forma triangolare della sua vasca principale. i bagni liberi di San Casciano dei Bagni non devono essere confusi con lo stabilimento termale di San Casciano Val di Pesa, dal nome molto simile e che genera spesso equivoci ma non possiede bagni liberi.
Terme di Bagnaccio
La visita alle pozze di Bagnaccio non è completamente gratuita: si paga un contributo di 5 euro che viene utilizzato per coprire le spese di servizi e manutenzione. Il complesso comprende alcune vasche e spazio a sufficienza, soprattutto nei periodi meno affollati, oltre a personale gentile e disponibile. Sono normalmente aperte dalle 7 del mattino a mezzanotte, ma l’orario può variare in base alle giornate e alle festività, e sono adatte anche ai bambini, anche se solo due delle vasche disponibili sono consigliate per i più piccoli a causa della temperature dell’acqua e per evitare di disturbare troppo agli adulti.
Terme del Bullicame (Viterbo)
Bullicare, bollire, la parola fu usata da Dante in Persona per indicare questo luogo che possiede una vasca d’acqua calda e una fredda in un ambiente calmo e rilassante. Si trovano nella periferia di Viterbo, vicino ad un’altra zona termale denominata Piscine Carletti. La vasca con acqua fredda è rettangolare, quella con acqua calda rotonda e, mancando del tutto i controlli, è sempre meglio tenere gli occhi aperti, specialmente per quanto riguarda portafogli e vestiti.
Area termale delle Piscine Carletti
Le piscine Carletti sono due sorgenti che si trovano a meno di 3 km dal centro di Viterbo. L’acqua termale, di tipo sulfureo-solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa, ricca di oligoelementi e sali minerali, arriva fino a 58°C e sono davvero facili da raggiungere anche in autobus. Sono aperte anche di notte, senza illuminazione, e senza servizio di pulizia, quindi può capitare che qualche incivile ci rovini la visita, ma se non capitate nel giorno sbagliato avrete una splendida esperienza di relax e salute sotto al sole, anche se la scarsa presenza di alberi, le rendono migliori nelle stagioni miti.
Terme delle Masse di San Sisto (Viterbo)
Anche queste non sono completamente libere, per accedervi si deve acquistare una tessera associativa annuale dal costo di 25 €, che però non ha altre limitazioni. Il costo, va ad un’associazione di volontariato che cura il servizio di pulizia e di manutenzione dell’area. In queste terme è presente acqua a temperatura differente, calda a 38° e fredda a 18°, rendendole adatte a alle famiglie ed a chi soffre di problemi circolatori, potendo alternare i bagni in poco spazio. L’area dispone di docce, minibar, bagni pubblici ed area gioco bambini
Sorgente marina di Sorgeto, Ischia
Immaginate di sedervi sul bagnasciuga e di farvi accarezzare dalle onde, sulla spiaggia di Borgo Panza, è possibile unire a questo piacere quello dei benefici termali: a pochi metri dalla costa una sorgente sottomarina immette nel mare acqua dolce a 90°C. L’effetto di questo mix è straordinario, attenzione a non scottarsi, però: nelle pozze più calde gli isolani erano soliti bollire le patate (e a volte lo fanno ancora). Questo paradiso si trova ai piedi di una scalinata con 200 scalini dove d’estate la roccia diventa molto calda per via del sole, quindi si deve andare preparati.
Fumarole
Le Fumarole sono raggiungibili a piedi dalla località di Sant’Angelo di Ischia, a volte presentano una risalita di vapori direttamente dalla sabbia di Spiaggia Maronti. Alloggiando ad Ischia si può provare l’esperienza di addormentarsi sulla sabbia (con un telo da mare, ovviamente) abbracciato da quel calore naturale. Se poi si vuole accompagnare la sonnolenza da spiaggia con un piacevole bagno al chiaro di luna, si può fare un’esperienza estiva autenticamente italiana e indimenticabile e con un retrogusto nostalgico delle notti d’estate accanto a un falò.
Terme di Caronte (Catanzaro)
Sono terme molto antiche e note fin da tempi remoti, secondo alcuni archeologi sono da identificarsi con le “aquae angae” degli itinerari romani del II secolo d.C, facendo pensare che le acque sulfuree siano state oggetto di studio fin dall’antichità e siano note da tempo per i loro effetti salutari. La vasca libera aperta a tutti, con acqua a 39° che sgorga direttamente dal vulcano, si trova a circa 300 metri dallo stabilimento moderno ed offre una vista piacevole e rilassante sotto al verde. I più coraggiosi possono fare la spola tra la vasca calda e l’acqua fredda della cascata del fiume adiacente, facendo attenzione ai cespugli e all’orario poiché manca l’illuminazione notturna.
Grotta delle Ninfe (Cosenza)
A Cerchiara (CS), nel cuore di un bosco secolare, si trova una profonda fenditura che taglia in due uno sperone roccioso entro il quale scorre un ruscelletto di acqua termale a 30° che forma uno stretto canyon profondamente incavato chiamato “Grotta delle Ninfe”. Secondo la mitologia greco-romana, la grotta nascondeva il leggendario talamo di Calipso, e per uqesto motivo prende il nome dalle Ninfe Lusiadi, numi tutelari delle acque e, in questo caso, la corte di Calipso. Il posto non è facilmente raggiungibile e non è servito da mezzi pubblici, rendendo necessario guidare fra stradine piccole e montagnose.
Polle di Crimiso, Sicilia (Terme libere di Segesta)
Queste polle di acqua sulfurea a circa 47° gradi affiorano direttamente nelle acque dell’antico fiume Caldo in un attrattivo contesto naturale con suggestive pareti rocciose di travertino bianco striato di rosa non lontano dal sito archeologico di Segesta, in località Ponte Bagni (TP), vicino alla città di Alcamo. L’origine del nome sembra derivare dai primi greci che abitarono la zona, la divinità fluviale Krimisòs, avrebbe innalzato la temperatura della corrente per riscaldare la ninfa Egesta, in fuga dalla distrutta città di Troia, collegando la fondazione della città di Segesta all’arrivo dei profughi troiani, che avrebbero scelto la località proprio per la presenza delle acque del fiume e per le naturali proprietà medicali delle sue acque calde.
Terme di Vulcano (Messina)
Si trovano sull’isola vulcanica per eccellenza: Vulcano. I vapori di zolfo sono benefici per l’apparato respiratorio, mentre i fanghi sono indicati in particolare per chi soffre di dolori articolari e bagnarsi nell’acqua sulfurea di queste terme a cielo aperto, circondati da fumarole e vicine al mare cristallino delle Isole Eolie, è certamente un’esperienza unica. Le terme fanno parte di un lascito testamentario che non ne consente lo sfruttamento economico da parte di privati, anche se da tempo l’amministrazione locale impone una tassa di soggiorno di 5 €, rendendole non del tutto gratuite, ed impedendovi l’accesso nella stagione invernale. Solitamente la pozza è accessibile da aprile fino ad autunno inoltrato. L’odore è particolarmente sgradevole ed i suoi fanghi benefici sono sconsigliati per la faccia e rovinano i costumi.
Terme Fordongianus sul fiume Tirso (Sardegna)
Le terme furono edificate dai romani lungo il fiume Tirso, e trovandosi in un complesso archeologico a pagamento non è del tutto libera: il costo di accesso è di 2-5 euro. Le acque termali di Fordongianus sgorgano da sorgenti naturali ad una temperatura di 56 °C per tutto l’anno e la classificazione chimico-fisica le definisce acque salse o cloruro sodiche e termo attive, rendendole utilizzabili in diverse applicazioni come elemento multifunzionale di benessere con risultati benefici sull’organismo e in particolare sul sistema immunologico.