Boom e crisi economiche nel ‘900

L'ANDAMENTO DELL'ECONOMIA FRA LUCI E OMBRE

Una rapida sintesi degli eventi economici rilevanti nel Novecento. In nero gli eventi di crescita e sviluppo dell’economia, in rosso le crisi economiche e i periodi di recessione.

Inizio 800: rivoluzione industriale. 1850-1870: crescita economica e fortissimo sviluppo industriale in Nord Italia, Francia, Prussia, Inghilterra, Usa. 1857: prima grave crisi economica mondiale: negli Usa si scatena il panico finanziario per timori di un declino economia mondiale e l’effetto domino è inevitabile. 1873-1896: grande depressione, ossia non una crisi finanziaria in senso stretto ma crisi di sovraproduzione, provocata cioè dall’eccessiva produzione, e crisi di redditività per le industrie (calano i prezzi per la sovraproduzione, benefici per i consumatori, ma anche disoccupazione: ne conseguono politiche di protezionismo come quelle attuate da Bismark e dalla sinistra storica italiana (e guerra dei dazi). 1896-1900: crescita di fine secolo, fine della grande depressione, i prezzi risalgono e il costo della vita aumenta (povertà e proteste – a Milano ricordiamo le rivolte e le manifestazioni con la repressione del generale Bava Beccaris che innescò una serie di eventi). 1900-1913: effetti della rivoluzione industriale iniziata negli ultimi decenni dell’800 con un formidabile progresso tecnologico e modernità.

E poi la prima guerra mondiale: la parola passa dall’economia agli eserciti.

Il primo dopoguerra inizia con gli anni ruggenti (1920) e il sogno americano (forte sviluppo industriale e proibizionismo). Il 1920 è anche l’inizio della ricostruzione in Europa che vive una profonda crisi economica per i costi della guerra e per la necessità di restituzione dei prestiti di guerra agli Usa, una situazione che determina svalutazione delle monete europee, inflazione e la fine del sistema gold standard (subentra il gold exchange). 1929: crisi del ’29 (la grande recessione è più propriamente quella del 2007): sovraproduzione negli Usa a causa degli Anni Ruggenti, l’esposizione delle banche a causa delle speculazioni finanziarie in borsa: scoppia la bolla speculativa e crolla la borsa, gli investitori perdono tutto e in molti non possono restituire i prestiti alle banche che falliscono sia per gli insoluti sia per le esposizioni delle stesse banche a causa degli investimenti in borsa. Iniziano anni di disoccupazione e povertà, di protezionismo e autarchia. Il 1929 segna l’inizio della recessione mondiale: Europa e Germania in particolare, sono costrette a restituire i prestiti agli Usa, i meno colpiti sono i sistemi autarchici. 1931-1940: gli anni del New Deal di Roosvelt e dell’applicazione della Dottrina Keynesiana (intervento dello Stato). Segue negli Usa il Glass and Stegall Act sulla necessaria separazione bancaria, poi annullata da Clinton negli Usa (1999) e ancor prima in Italia da Draghi 1993

E siamo alla seconda guerra mondiale: la parola passa nuovamente agli eserciti.

Il secondo dopoguerra è segnato positivamente, nel 1945, dall’avvio delle operazioi per il Piano Marshall: gli  Usa aiutano l’Europa distrutta dalla guerra. Finisce il protezionismo e inizia il libero scambio: fine isolazionismo economico Usa (accordi di Bretton Woods e nascita di FMI e Banca mondiale). 1950: inizia la corsa agli armamenti con formidabili effetti Keynesiani sull’economia e inizia anche la Guerra Fredda. Gli anni ’50 sono quelli del boom economico in molti paesi (in Italia il miracolo economico fino agli anni ’60). Sempre gli anni ’50 sono quelli del welfare state in Inghilterra e in altri paesi dell’Europa. E il periodo definito Età dell’Oro da Hobswawn (dalla fine della seconda guerra mondiale alla crisi degli anni Settanta). Anni ‘60: iniziano le crisi economiche in Europa per l’incremento del debito pubblico: la spesa pubblica cresciuta a dismisura, il welfare state e l’inflazione inflazione mettono in crisi le economie. 1973: crisi petrolifera ed energetica mondiale: dai paesi produttori di petrolio parte l’embargo petrolifero che fa scattare l’aumento dei prezzi e dunque inflazione fino alla fine degli anni ’70. Ma sono gli anni della crisi economica in Urss e del blocco sovietico.

Anni 80: nuovo boom economico che in Italia viene ricordato con l’icona “Milano da bere”. Tutto bene fino al 2007-2008 quando si ha la grande recessione che parte dagli Usa e si espande poi a livello mondiale: è la crisi dei subprime, del crollo della borsa e della produzione industriale, del crollo dei consumi, dei Pil dei paesi industrializzati, gli anni della disoccupazione e della povertà,  fino al 2010. 2010–2019: UE impone il patto stabilità ossia il rapporto deficit pil al 3% per dare stabilità economica all’Europa e impone un debito pubblico inferiore al 60% del pil. Non tutti ce la fanno, ma quantomeno ci provano. E siamo al 2020, l’anno del covid 19, la cui evoluzione è ancora tutta da capire.